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Accadde ..... a Torino

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Via Garibaldi (angolo Via San Francesco d'Assisi) La Torre civica, nota con il nome di Torre di San Gregorio era già esistente all'angolo delle odierne via Garibaldi e via San Francesco d'Assisi nel 1335.
Fu oggetto di frequenti restauri e abbellimenti, tra i quali il primo orologio pubblico del Piemonte e un toro di bronzo, che, grazie ad un ingegnoso meccanismo, muggiva ad ogni soffio di vento.
La Torre venne abbattuta il 21 marzo 1801.


1335
Vie consolari

Nel I secolo a. C., Torino era già stata collegata con il sistema delle vie consolari.
Dalla via litoranea detta Aemilia Scauri, poi Aurelia, due tronchi scavalcavano l'Appennino nela direzione di Torino: uno da Genova verso Libarna e Tortona, l'altro da Vado ad Acqui a Bene Vagienna.
Era possibile inoltre giungere a Torino da oriente per la via Emilia, che da Piacenza consentiva di imboccare la via Postumia fino a Tortona.
Di qui la via Fulvia conduceva ad Asti e quindi nell'odierno capoluogo.
A nord, da Pavia si giungeva a Torino lungo la riva sinistra del Po, dove probabilmente confluiva la via che collegava Milano a Novara e Vercelli.


I secolo a.C.
Vie romane In epoca romana, partivano da Torino alcune grandi vie alpine: una seguiva la valle della Dora Riparia e valicava le Alpi all'Alpis Matrona (Monginevro) per giungere a Brigantium (Briancon).
Un'altra, per la stessa valle, valicava le Alpi all'Alpis Cotia (Cenisio).
Da Ivrea, per Aosta, era possibile valicare le montagne all'Alpis Graia (Piccolo San Bernardo), mentre per l'Alpis Poenina (Gran San Bernardo) si giungeva al corso superiore del Rodano.


I secolo a.C.
Vitellio Tacito, nelle sue "Historiae", narra di una strage provocata a Torino, durante l'impero di Vitellio, da una rissa tra soldati legionari.
Sembra che poco dopo la partenza di quei soldati la città di Torino sia rimasta distrutta da un gravissimo incendio provocato da alcuni loro fuochi rimasti accesi.

Epoca romana n.d.
Vittorio Amedeo I Vittorio Amedeo I fissò, il 27 novembre 1634, le tariffe alberghiere nel seguente modo: per pensione completa, con manutenzione del cavallo il prezzo era di lire 1.12; pensione completa senza cavallo lire 1; solo cena, con manutenzione del cavallo 12 centesimi; solo cena senza cavallo 6 centesimi.

27
novembre
1634
Vittorio Amedeo II Al termine di un durissimo assedio che durava dal 5 maggio, il 7 settembre 1706 si scatenò una violentissima battaglia.
Le truppe piemontesi, comandate dal principe Eugenio di Savoia e dal duca Vittorio Amedeo II, si scontrarono con le truppe francesi, comandate dal duca d'Orléans. Al termine della battaglia le perdite furono ingenti da ambedue le parti (2000 morti per gli alleati franco ispani e 900 tra i piemontesi), ma Torino riuscì a liberarsi tanto dal dominio francese quanto da quello spagnolo.

7
settembre
1706
Vittorio Sallier de la Tour L'11 marzo 1821 iniziarono anche a Torino, come ovunque in Europa, i moti insurrezionali.
Il capitano Vittorio Ferrero, alla guida di truppe composte di soldati insorti e di civili occupò l'ospedale di San Salvario, costringendo Vittorio Emanuele I all'abdicazione e ad abbandonare Torino.
Il 13 marzo Carlo Alberto, reggente in luogo di Carlo Felice, proclamò la Costituzione.
Il 22 marzo tuttavia venne costretto da Carlo Felice ad abbandonare Torino, sostituito temporaneamente dal conte Vittorio Sallier de la Tour.

11 marzo 1821
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