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Napoleone

L'invasione e l'annessione alla Francia rivoluzionaria (1798) determinarono un cambiamento radicale nella forma urbana delle città piemontesi soprattutto a partire dal 1800, all'indomani della vittoriosa battaglia di Marengo.
Il 23 giugno Napoleone promulgò l'editto che imponeva l'immediata smilitarizzazione delle fortezze del Piemonte, fatte salve per motivi logistici, le cittadelle di Torino e Alessandria, e il forte di Gavi.
Seguirono progetti e piani di abbellimento che interessarono Torino e altre città: per Cuneo venne approvato un piano "d'embellissement et d'angrandissement", subito approvato dal generale Jourdan sopratutto per porre rimedio agli ingenti danni provocati dalla smilitarizzazione delle fortificazioni e per ovviare alla ristrettezza dell'abitato preesistente. Vennero progettate "promenades" che dessero "piacere e salubrità". Come per Torino, anche per Cuneo e per le altre città che si doteranno di piani - Casale, Tortona, Valenza, Alessandria - il problema della fattiblità dipendeva dalle scarse risorse dei comuni. Per questo nel 1804 il governo francese decideva di cedere gratuitamente "remparts, murailles, fosses" delle città smilitarizzate in cambio dell'impegno di sgombero delle macerie e dell'impiego del terreno per fini di utilità pubblica.

23
giugno
1800
Nazionale
azzurra
Il colore azzurro, adottato da tutte le squadre rappresentative della nazione nei diversi sport, fu scelto all'indomani della fondazione del Coni (10 giugno 1914) in omaggio al colore blu degli stemmi di casa Savoia.

10
giugno
1914

Nerone

Uno dei congiurati contro l'imperatore Nerone fu, assieme a Calpurnio Pisone e Seneca, Gavio Silvano, torinese già proclamato patrono di Augusta Taurinorum.
Scoperto, fu inviato a chiedere a Seneca una confessione e il suicidio; tuttavia non ubbidì agli ordini e mandò un suo centurione.
Spinto dal rimorso per il tradimento dell'amico, si suicidò.

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